Login

– Cenni storici

presbiterio e abside della parrocchiale

Strutturata a croce latina a sistemazione tripartita con transetto e cupola circolare.
L’Assunta misura
60 metri di lunghezza, 20 metri di larghezza e 19,5 metri in altezza (nella navata centrale). Sedici le colonne portanti di cui 12 binate.
I due sacerdoti più attivamente coinvolti nella costruzione della parrocchiale furono :
Giovanni Guido Perrando sotto i cui auspici, dal 1771 al 1781, sorsero le fondamenta del tempio; – Francesco Antonio Compalati che cooperò al compimento dei lavori, aprì la parrocchiale al culto nel 1797 e ne fu il primo parroco.
La posa della prima pietra, benedetta dal gesuita Gerolamo Durazzo, avvenne il 2 settembre 1772.
La parrocchiale dell’Assunta venne consacrata il
26 luglio 1801 ad opera del Vescovo di Acqui Mons. Giacinto Della Torre.
L’altare maggiore, in marmo policromo, fu progettato dall’architetto
Alessandro Antonelli più conosciuto per la progettazione della Mole Antonelliana a Torino.
 
Nel 1829 viene installato un primo organo costruito dai fratelli Serassi di Bergamo, successivamente restaurato nel 1877 e nel 1893.
Fu totalmente ricostruito nel
1896-97 dalla ditta “Vegezzi e Bossi” di Torino utilizzando, in parte, materiale del preesistente organo.
Dotato di
due tastiere di 58 note, pedaliera radiale di 30 note e trasmissione pneumatica, i suoi registri sono di carattere prettamente romantico ed alcuni di essi sono di diretta provenienza francese (ad esempio la Voce Corale al Recitativo).
Tutti gli interni dell’Assunta sono dipinti dai fratelli Tomaso e Pietro Ivaldi di Toleto di Ponzone. Pietro detto “il muto“, la cui biografia e molto scarna, nacque a Toleto di Ponzone nel 1810 da Giovanni e Maria Ivaldi. Superando notevoli difficoltè riuscì a frequentare i corsi dell’ Accademia Albertina di Torino. Numerosi i suoi viaggi a Roma e Firenze per studiare a fondo i grandi maestri del Rinascimento. Forte, e non prostrato dalla sua infermità, c’è nelle sue opere qualcosa di simile ad una rassicurante e fiduciosa pienezza e una naturale e riservata felicità.
Il 15 maggio 1807 si deliberò l’erezione del primo campanile (a destra guardando la facciata); fu ultimato nel 1808.
Il
28 luglio 1840 si deliberò l’erezione del secondo campaniile poi realizzato nel biennio 1852-1853.
Alla destra del coro si trova il grande vano della
sacrestia allestita nel 1852-1853. Le volte sono decorate da Lazzaro Luxardo di Voltri, mentre le decorazioni sono di Lillo D’Amore.
Di buona fattura i grandi armadi in legno che contengono gli arredi sacri. Imponente il coro ligneo nell’abside, le statue in legno che lo ornavano furono rubate. La pavimentazione di marmo fu realizzata nel
1860. Nel 1898 fu installato l’impianto calorifero.

la sacrestia della parrocchiale

Don G. G. Perrando

Don F. A. Compalati