La lapide ricorda:– la posa della prima pietra della nuova parrocchiale dell’Assunta il 2 settembre 1772, benedetta dal gesuita Gerolamo Durazzo;
– l’apertura al culto della nuova parrocchiale e la benedizione avvenuta il 1° ottobre 1797. |
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La lapide ricorda la consacrazione della nuova parrocchiale avvenuta il 26 luglio 1801 ad opera del Vescovo di Acqui Mons. Giacinto Della Torre. | |
La lapide riporta la trascrizione della lapide in pietra arenaria presso la vecchia parrocchiale di Santa Maria ora Loggia di San Sebastiano: “1348 – Fuit mortalitas in Uvada quod de quinque non remansit nisi unus.”, riferita all’epidemia di peste nera, ricordata dal Boccaccio nel Decamerone, che causò venti milioni di morti in tutta Europa . Ci ricorda che l’ottanta per cento della popolazione ovadese morì vittima dell’epidemia. | |
La lapide riguarda la “Donazione Lanzavecchia“, proviene dalla vecchia parrocchiale di Santa Maria. | |
La lapide ricorda le celebrazioni del I° centenario della morte di San Paolo della Croce. | |
Nel vano di accesso alla sacrestia, la lapide ricorda la predicazione in Ovada di Pietro Paolo Segneri della “Compagnia di Gesù” il 24 agosto 1688 in località “Faldellino“. | |
In basso alla destra dell’altare dedicato alla Vergine Assunta, la lapide ricorda don Antonio Compalati (1756-1836), primo parroco dell’Assunta, che cooperò al compimento dei lavori ed aprì la parrocchiale al culto nel 1797. |