BEATI I POVERI IN SPIRITO
E’ questo il tema della festa giovani 2014 che si è tenuto per la prima volta ad Ovada il 12 Aprile: un momento di condivisione, preghiera e divertimento al quale sono stati invitati tutti i giovani della diocesi di Acqui Terme e molte associazioni presenti attivamente sul nostro territorio. spiega il Santo Padre nel messaggio ai giovani per la XXIX giornata mondiale della gioventù, evento è stato voluto per la prima nel 1984 da Giovanni Paolo II nel giorno della Domenica delle Palme con gli obiettivi di comunione e preghiera per i giovani. Un incontro di cuori che credono, mossi dalla stessa speranza che la fratellanza nella diversità è possibile.
La festa giovani rappresenta “la sorella minore” della GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) che ha come obiettivo principale far conoscere a tutti i giovani il messaggio di Cristo. É attraverso di loro che il “volto” giovane di Cristo si manifesta al mondo.
Nella nostra diocesi la festa giovani per la prima volta è stata organizzata nel 2008 a Cairo Montenotte, passando poi negli anni successivi per Monastero Bormida (2009), Incisa Scapaccino (2010), Rossiglione (2011), per poi tornare di nuovo a Monastero e Cairo rispettivamente nel 2012 e 2013.
L’evento è stato importante per l’oratorio A.C. Borgallegro di Ovada: tutti si sono impegnati per la buona riuscita. Sono stati chiamati a collaborare oltre la trentina di educatori dell’oratorio anche genitori, ex educatori, le suore della Pietà, il Gruppo Scout Ovada 1 e tutti gli amici che hanno dato la propria disponibilità.
Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio nei locali dell’Istituto Santa Caterina delle Madri Pie, a cui va un ringraziamento speciale per averci fornito i locali dove poter svolgere la festa e le attività connesse. La palestra dell’Istituto, adibita come un piccolo teatro per l’occasione, ha visto la messa in scena dello spettacolo curato dall’oratorio Borgallegro: una successione originale di scene recitate, cantate e interpretate dagli educatori stessi che ricalcano il titolo della festa. “Beati i Poveri in Spirito – tre quadri e un epilogo su tema vagamente noto” è uno piccolo intrattenimento di circa 45 minuti che alterna scene in cui alcuni educatori dell’oratorio si interrogano sul tema proposto dal Papa per questa festa giovani, ed in particolare su cosa significhi essere povero “dentro” analizzando alcuni aspetti della vita del santo d’Assisi. Nei primi confronti sul tema interpretati da quattro giovani, gli educatori inizialmente si dividono nella discordia: alcuni non capiscono cosa sia la povertà interiore; ma sono stati i cantanti e gli attori (sempre educatori o giovanissimi dell’oratorio ovadese) che ad ogni quadro sono intervenuti con alcuni estratti del noto musical di M. Paulicelli su San Francesco a vincere le divergenze dei quattro e far capire a tutti la grandezza e l’importanza di questa beatitudine. L’intero spettacolo è stato concepito, scritto e preparato dai ragazzi e i giovanissimi dell’oratorio Borgallegro, ed è stato un modo di esprimere il nostro benvenuto a tutti i partecipanti.
A seguito dello spettacolo, Ernesto Oliveri, fondatore del Sermig, ha raccontato e condiviso con noi le sue esperienze; il Vescovo Pier Giorgio Micchiardi ha pregato con noi e, dopo cena, sono stati aperti gli stand: alcuni in via Buffa (chiusa al traffico per l’occasione), altri nel cortile dell’istituto, altri ancora nei locali dell’oratorio. Gli stand hanno avuto un’impronta attiva, nello spirito cristiano dei giovani; erano presenti associazioni dell’ovadese, costruite dai giovani per i giovani, nonché movimenti spontanei: il CDV (Centro Diocesano Vocazionale), i Focolarini, la comunità Shalom, il Movimento per la Vita, il Sermig, ma anche l’Oftal Giovani, Libera, i Giovani Fidas-Ados, l’AC Diocesana, il Quadrifoglio, Missione Possibile Perù e servizi di volontariato alle coppie e alle famiglie come il Billings, la Casa di Carità Arti e Mestieri e l’Equo Solidale (Equazione Gruppo Abele). Il CSI (Centro Sportivo Italiano) ha organizzato un torneo di pallavolo tra tutti gli oratori presenti.
I giovani presenti hanno voluto mostrare, in questi momenti difficili per il nostro Paese, la dinamicità della Chiesa, rendendo testimonianza dell’attualità del messaggio cristiano e riscoprendo i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. L’ispiratore e l’ideatore di questa festa, Giovanni Paolo II, nell’omelia per l’inizio del suo pontificato il 22 ottobre 1978, ha lanciato un messaggio di speranza, un messaggio che oggi, a distanza di più di 30 anni, sembra molto attuale e che Benedetto XVI prima e Francesco oggi ribadiscono con forza a noi giovani e a tutta la grande famiglia della Chiesa: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”
Marcella Barisione, Emilio Nervi e Giorgio Ratto
Goditi lo spettacolo: buona visione!
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