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Santuari nell’ovadese

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Santuario di N.S, delle Rocche Molare (AL)Il santuario deve la sua origine a una apparizione della Madonna, avvenuta nel secolo XVI.
La tradizione narra che una donna di Molare, di nome Clarice, colte un po’ di erbe le aveva fatte cuocere e, posto quel misero cibo in un paniere, si era incamminata verso il monte, dove il marito stava tagliando legna.
Arrivata dove inizia la vera salita, al luogo chiamato appunto leRocche, vide una donna che chiamandola per nome le chiede:

Clarice, volete darmi un po’ di pane?”. “Oh! Mia bella signora, ben volentieri, ma ho solo delle erbe cotte che porto a mio marito”. “Guarda nel paniere” insiste la signora. Clarice apre il paniere che trova pieno di pane ancora caldo: “Vergine santissima!” esclama stupefatta.
La signora continua: “Io sono proprio Colei che tu invochi – e continua – va’ a Molare e dì a tutti che qui desidero una chiesa in mio onore. Qui porrò un trono di grazie”.
Il lunedì di Pasqua e la prima domenica di settembre sono le date in cui si festeggia il santuario.

Accenni di storia
In seguito, grazie anche a guarigioni miracolose avvenute, la devozione alla “Madonna delle Rocche” si divulga non solo a Molare ma anche nei paesi vicini.
Sul luogo dell’apparizione viene eretta una croce di legno, e più tardi, è portato un quadro, tuttora conservato, che viene appeso alla croce. Nel 1608 viene costruito il primo nucleo del santuario, ampliato successivamente nel 1661 e nel 1867.
Il 10 agosto del 1823 segna una data importante della vita del santuario con la solenne incoronazione dell’immagine mariana.
Il 6 maggio 1966 il santuario assume anche il ruolo di parrocchia.
I passionisti
Il 2 maggio 1880 i passionisti entrano come custodi del santuario iniziando importanti opere di ristrutturazione e restauro. La casa attualmente appartiene alla Provincia Religiosa Passionista dell’Alta Italia.
Nel giugno 2003 iniziano l’esperienza di una “Comunità di Preghiera e Accoglienza” aperta a chiunque desideri vivere un’esperienza di ascolto della Parola, di silenzio, preghiera e lavoro con la comunità.

note tratte da  :   www.santuariorocche.it  

Santuario N. Signora della ” Bruceta ”
Cremolino (AL)
Il Santuario domina la valle dell’Orba “selvosa”. La sua origine si perde nella leggenda. Un tempo intitolato “N.S. delle Grazie“, in seguito “Bruceta” dalla località che fu incendiata dai Saraceni intorno al 900 .
La costruzione, nel corso dei secoli, subì numerose modifiche. L’abside però è rimasta di puro stile romanico. Si dice sia stata costruita da San Guido nel XI secolo.Il Santuario gode del privilegio del Giubileo annuale che dura otto giorni. Il singolarissimo dono gli fu concesso “a viva voce” da Papa Pio VII durante la prigionia di Savona e gli fu confermato in perpetuo con decreto della Santa Sede nel 1819.
Officiato dalla Parrocchia di Cremolino di cui fa parte

note tratte dal sito della Diocesi di Acqui  :   www.diocesiacqui.piemonte.it.